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Gennaio 2023

Outlook Abi-Cerved: crediti deteriorati in crescita per la prima volta in dieci anni

Secondo l’outlook Abi-Cerved restano però lontani i preoccupanti picchi del 2012 quando i tassi arrivarono al 7,5%

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Inversione di tendenza. Le incognite del contesto geo-politico e la fine certa dalle misure emergenziali applicate nel periodo pandemico, fanno aumentare i crediti deteriorati delle imprese. L’estrema incertezza economica e le aspettative negative portano a stimare nel 2022 il primo aumento del tasso di deterioramento del credito alle imprese negli ultimi dieci anni, l’indicatore che esprime la percentuale dei crediti in bonis ad inizio anno che nel corso dell’anno diventano non performing.

Sono questi, in estrema sintesi, i principali risultati dell’Outlook Abi-Cerved 2022-24, un report che Abi e Cerved realizzano periodicamente sulle stime dei flussi dei nuovi crediti deteriorati delle imprese (dati che oltre alle sofferenze includono, dunque, anche i crediti che le banche devono classificare come inadempienze probabili o crediti scaduti), con dettagli dimensionali, per settore e per area geografica.

Outlook Abi-Cerved: i dati del 2022 e 2023

Il tasso di deterioramento, pari al 2% nel 2021, a fine 2022 si stima raggiunga infatti il 2,3%: un dato significativamente inferiore rispetto al periodo pre-Covid (2,9% nel 2019) ma destinato a salire nel 2023 al 3,8%, toccato già nel 2017, per poi nuovamente scendere nel 2024 al 3,4%. Si tratta di valori ampiamente inferiori ai preoccupanti picchi registrati nel 2012 (7,5%) che, tuttavia, riflettono un peggioramento che riguarda ogni settore e classe dimensionale di impresa. Solo le costruzioni fanno registrare tassi di deterioramento minori rispetto al 2019, mentre, al contrario, le microimprese registrano il livello più alto di nuovi crediti in default, rilevabile già nel 2022.

Secondo l’analisi, il peggioramento della qualità del credito risente dell’indebolimento della domanda a cui si associa una cospicua spinta inflattiva delle materie prime e del caro energia. Inoltre, il costante innalzamento dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea ha incrementato il costo del debito per le imprese, che a causa del quadro instabile non riescono a pianificare correttamente le azioni e non fruiscono più delle misure di sostegno al credito adottate durante la pandemia, ora solo parzialmente sostituite.

Outlook Abi-Cerved: Tassi di deterioramento 2012-2019-2022-2024
Fonte: Banca d’Italia (ultimo dato giugno 2022)

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