Tra i diversi settori produttivi, si registrano differenze di un paio di punti percentuali nell’incidenza dei nuovi prestiti in default, con il comparto delle costruzioni che nel 2019 continua a ridurre il divario rispetto agli altri settori (dal 4,7% del 2018 al 4,3% del 2019) e l’industria che invece interrompe un calo quinquennale e passa dal 2,4% al 2,5%. Nei servizi continua il trend di riduzione dei tassi di deterioramento (dal 3,2% al 3%), con cali più consistenti nelle piccole (dal 2,3% al 2%) e medie imprese (dall’1,9% all’1,6%). A fine 2021, le costruzioni faranno ancora osservare i tassi di deterioramento più alti (4,4%). Nell’industria, che invece si colloca sui livelli più bassi, il rialzo dei tassi si attesterà al 2,7% nel biennio, mentre nei servizi si toccherà il 3,3%.