Le previsioni a livello territoriale evidenziano nel 2021 gli incrementi più marcati nel Nord-Est, dove la percentuale di crediti in default sul totale dei prestiti in bonis raggiunge il 3,5% (dall’1,7%), per poi calare nel 2022 al 2,8% (sette decimi percentuali al di sopra del 2019), e nel Centro Italia, dove i nuovi crediti in default passano dal 3,0% al 5,0%, calando poi al 4,4% (+1 punto percentuale rispetto al 2019). Il Sud si conferma al termine del periodo di previsione l’area territoriale caratterizzata dai tassi di deterioramento più alti: nel 2021 i tassi raggiungono il 5,5% (dal 3,8%), per poi calare successivamente al 5%, su livelli superiori di otto decimi percentuali rispetto al pre-Covid. Nel Nord-Ovest i nuovi crediti in default si portano al 3,8% nel 2021 (dal 2,1%), scendendo poi al 3,1% nel 2022, su livelli superiori al 2019 di sette decimi percentuali.