In base alle stime, i posti di lavoro che potrebbero essere persi alla fine del 2021 rispetto a dicembre 2019, ammontano a 1,3 milioni, pari all’8,2% del totale dei 16 milioni di addetti impiegati nelle imprese prima dell’emergenza (considerando non solo le PMI, ma anche micro e grandi). Da un punto di vista territoriale, le perdite sarebbero in termini assolute più consistenti nel Nord-Ovest (399 mila addetti, -7,8%), rispetto a Nord-Est (322 mila, -8,2%), Mezzogiorno (320 mila, -8,4%) e Centro (289 mila, -8,9%). Il tasso di disoccupazione passerebbe dal 10% al 15,1%, con punte del 21,1% nel Sud e nelle Isole. Tra le regioni, Calabria (24,5%), Campania (24,4%) e Sicilia (23,9%) farebbero registrare i tassi più alti, anche a causa di tassi già molto alti prima della pandemia. In tutte le regioni i tassi di disoccupazione potrebbero comunque superare il 10%.