Credito

Rispetto al pre-Covid gli aumenti più significativi dei fallimenti si registrano nella cantieristica, nella consulenza societaria e tra gli operatori logistici.

Aumenti delle chiusure delimitati ad alcuni settori, come logistica, ingrosso auto e alberghiero. Ancora lontani i livelli pre-Covid

Fallimenti ancora sotto i livelli del 2019: valori più alti soltanto in alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi, come i servizi B2B e B2C, e in alcune regioni come Molise, Basilicata e Sicilia

Le misure di sostegno alle aziende hanno mitigato gli effetti del Covid: -10% di chiusure nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma sono in aumento del 6% rispetto ai primi mesi del 2020

I dati sulle procedure di uscita dal mercato del 2020 risultano fortemente influenzati dalle misure straordinarie anti covid 19 come garanzie pubbliche, ristori

Con la pandemia le nuove società di capitale calano quasi del 15%. Crollo delle nascite nei settori maggiormente colpiti dalla crisi, in crescita alcuni segmenti della filiera edilizia, sanitaria e l'ecommerce

Nonostante il Covid diminuiscono fallimenti, procedure concorsuali e liquidazioni

Le chiusure d'impresa nel 2019 rimangono sui livelli dell'anno precedente, ma nel terzo e nel quarto trimestre crescono i fallimenti con incrementi nell'industria e nei servizi

Dopo 15 trimestri positivi, i fallimenti sono di nuovo in aumento nel terzo trimestre 2019. In crescita anche concordati preventivi e liquidazioni volontarie

Per il terzo trimestre consecutivo aumenta il numero di imprenditori che chiudono attività in bonis, con un accelerazione rispetto al primo semestre del 2018 (+4,3%)

Cresce il numero di società in bonis liquidate per volontà dell’imprenditore soprattutto per la chiusura di società "dormienti"

Diminuisce il numero di imprese che escono dal mercato, comprese quelle fallite, ma le liquidazioni volontarie si impennano negli ultimi tre mesi del 2018, sintomo di “difficoltà congiunturali”

Osservatorio Cerved su fallimenti, procedure e chiusure di impresa | 2q 2018

Nel Lazio, Sardegna, Molise, Campania e Calabria fallimenti ancora più che doppi rispetto al 2008

Aumenti delle chiusure delimitati ad alcuni settori, come logistica, ingrosso auto e alberghiero. Ancora lontani i livelli pre-Covid

Fallimenti ancora sotto i livelli del 2019: valori più alti soltanto in alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi, come i servizi B2B e B2C, e in alcune regioni come Molise, Basilicata e Sicilia

Le misure di sostegno alle aziende hanno mitigato gli effetti del Covid: -10% di chiusure nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma sono in aumento del 6% rispetto ai primi mesi del 2020

I dati sulle procedure di uscita dal mercato del 2020 risultano fortemente influenzati dalle misure straordinarie anti covid 19 come garanzie pubbliche, ristori

Con la pandemia le nuove società di capitale calano quasi del 15%. Crollo delle nascite nei settori maggiormente colpiti dalla crisi, in crescita alcuni segmenti della filiera edilizia, sanitaria e l'ecommerce

Nonostante il Covid diminuiscono fallimenti, procedure concorsuali e liquidazioni

Le chiusure d'impresa nel 2019 rimangono sui livelli dell'anno precedente, ma nel terzo e nel quarto trimestre crescono i fallimenti con incrementi nell'industria e nei servizi

Dopo 15 trimestri positivi, i fallimenti sono di nuovo in aumento nel terzo trimestre 2019. In crescita anche concordati preventivi e liquidazioni volontarie

Per il terzo trimestre consecutivo aumenta il numero di imprenditori che chiudono attività in bonis, con un accelerazione rispetto al primo semestre del 2018 (+4,3%)

Cresce il numero di società in bonis liquidate per volontà dell’imprenditore soprattutto per la chiusura di società "dormienti"

Diminuisce il numero di imprese che escono dal mercato, comprese quelle fallite, ma le liquidazioni volontarie si impennano negli ultimi tre mesi del 2018, sintomo di “difficoltà congiunturali”

Osservatorio Cerved su fallimenti, procedure e chiusure di impresa | 2q 2018

Nel Lazio, Sardegna, Molise, Campania e Calabria fallimenti ancora più che doppi rispetto al 2008

Aumentano le imprese che pagano puntuali e cala la quota di quelle che pagano con oltre 60 giorni di ritardo che torna sotto i livelli del 2019

Nonostante scadenze concordate più rigide e fornitori molto prudenti nell'erogare credito commerciale, nei primi 6 mesi del 2021 aumentano le imprese che pagano puntualmente, superando i livelli pre Covid

Dopo il peggioramento del secondo trimestre 2020, i mancati pagamenti tornano sotto controllo nei primi mesi del 2021

Nonostante il miglioramento delle abitudini di pagamento della seconda metà del 2020, i settori più colpiti dalla pandemia stentano a recuperare.

Osservatorio Pagamenti | 3q Dicembre 2020

Tra i settori più colpiti dal COVID-19 elevata è la presenza di imprese con gravi ritardi nei pagamenti nel turismo, in particolare tra le agenzie di viaggio e gli alberghi

Osservatorio Protesti e Pagamenti delle imprese | 2q 2019

Per il secondo trimestre consecutivo crescono i tempi medi di ritardo per le aziende in difficoltà con i fornitori.

Nel 2018, per la prima volta dal 2012, i tempi di pagamento tornano ad allungarsi

Riprende l’aumento dei protesti e cessa il miglioramento dei pagamenti: crescono i ritardi tra le PMI, nei servizi e nel Mezzogiorno

I protesti tornano a crescere in alcune zone del Mezzogiorno. I pagamenti sono più regolari ma non per tutti: sono infatti aumentati i ritardi delle micro imprese e delle PMI

Meno imprese protestate e pagamenti più puntuali. Ma i miglioramenti non hanno riguardato tutta la Penisola: in alcune regioni del Sud nei primi mesi del 2018 sono aumentati protesti e fallimenti

I dati del terzo trimestre del 2020

Dopo aver raggiunto livelli minimi nel 2019 i tassi di deterioramento sono previsti in crescita nel prossimo biennio, ma su livelli distanti rispetto ai picchi raggiunti nel 2012

Nel 2019 prosegue il calo dei tassi di deterioramento del credito alle imprese, ma nel prossimo biennio il trend si interromperà con i nuovi crediti in default previsti in lieve aumento.

L'outlook Abi-Cerved sulle sofferenze delle imprese fornisce stime e previsioni sui tassi di decadimento per classe dimensionale delle società non finanziarie

Nel 2018 prosegue il calo dei tassi di ingresso in sofferenza ma le previsioni di Abi e Cerved indicano che nei prossimi anni potrebbero registrarsi aumenti delle nuove sofferenze.

I dati elaborati da Abi e Cerved prevedono che la discesa dei tassi di ingresso in sofferenza proseguirà nel prossimo biennio in tutta l’economia, con l’incidenza delle nuove sofferenze che si attesterà al 2,1% nel 2020.

Fallimenti ancora sotto i livelli del 2019: valori più alti soltanto in alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi, come i servizi B2B e B2C, e in alcune regioni come Molise, Basilicata e Sicilia

Le misure di sostegno alle aziende hanno mitigato gli effetti del Covid: -10% di chiusure nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma sono in aumento del 6% rispetto ai primi mesi del 2020

I dati sulle procedure di uscita dal mercato del 2020 risultano fortemente influenzati dalle misure straordinarie anti covid 19 come garanzie pubbliche, ristori

Con la pandemia le nuove società di capitale calano quasi del 15%. Crollo delle nascite nei settori maggiormente colpiti dalla crisi, in crescita alcuni segmenti della filiera edilizia, sanitaria e l'ecommerce

Nonostante il Covid diminuiscono fallimenti, procedure concorsuali e liquidazioni

Le chiusure d'impresa nel 2019 rimangono sui livelli dell'anno precedente, ma nel terzo e nel quarto trimestre crescono i fallimenti con incrementi nell'industria e nei servizi

Dopo 15 trimestri positivi, i fallimenti sono di nuovo in aumento nel terzo trimestre 2019. In crescita anche concordati preventivi e liquidazioni volontarie

Per il terzo trimestre consecutivo aumenta il numero di imprenditori che chiudono attività in bonis, con un accelerazione rispetto al primo semestre del 2018 (+4,3%)

Cresce il numero di società in bonis liquidate per volontà dell’imprenditore soprattutto per la chiusura di società "dormienti"

Diminuisce il numero di imprese che escono dal mercato, comprese quelle fallite, ma le liquidazioni volontarie si impennano negli ultimi tre mesi del 2018, sintomo di “difficoltà congiunturali”

Osservatorio Cerved su fallimenti, procedure e chiusure di impresa | 2q 2018

Nel Lazio, Sardegna, Molise, Campania e Calabria fallimenti ancora più che doppi rispetto al 2008