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Febbraio 2018

Outlook Abi-Cerved sulle sofferenze delle imprese #6

Ancora in ritardo le microimprese, le società del Centro-Sud e delle costruzioni.

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Copertina di 'Outlook Abi-Cerved sulle sofferenze delle imprese #6'

Nel 2017, per il primo anno dall’inizio della crisi, si registra una marcata discesa dello stock di sofferenze accumulate dalle banche italiane (-26% circa in termini netti), che si quadruplicato tra 2008 e 2016. L’inversione di tendenza stata favorita, da un lato, da un forte aumento delle operazioni di cessione delle sofferenze da parte delle banche e, dall’altro, dal calo dei nuovi flussi di crediti in sofferenza.

Tassi di riduzione analoghi a quelli delle sofferenze sono riscontrabili anche per il complesso dei crediti deteriorati, l’aggregato che include anche i crediti scaduti e le inadempienze probabili, situazioni di difficoltà di gran lunga inferiori rispetto al caso delle posizioni in sofferenza.

Queste dinamiche sono state trascinate dagli andamenti positivi osservati nel segmento delle imprese, che sono all’origine della maggior parte dei crediti in sofferenza. Il tasso di deterioramento per le società  non finanziarie, che sintetizza il passaggio da crediti in bonis a crediti deteriorati, ha continuato a ridursi, tornando a livelli prossimi a quelli pre-crisi.

In base ai dati, ha toccato a settembre 2017 il 2,6%, in netto calo rispetto al 2016 (4%) e al massimo di fine 2013 (9,8%). Nel 2017 sono risultati in netto calo anche i tassi di ingresso in sofferenza, per cui si erano registrati timidi segnali di miglioramento solo a partire dal 2016 per le società con almeno 10 addetti. I tassi si sono ridotti dal 3,8% del 2016 al 3,2% del 2017, con una discesa marcata e diffusa a tutti i settori economici, a tutte le aree territoriali e a tutte le dimensioni di impresa considerate.

Le previsioni elaborate in base ai modelli Abi-Cerved indicano che la discesa dei tassi di ingresso in sofferenza continuerà nel prossimo biennio in tutta l’economia, con l’incidenza delle nuove sofferenze che si attesterà al 2,1% nel 2019, tornando vicina ai livelli pre-crisi.

L’Associazione bancaria italiana opera per promuovere la conoscenza e la coscienza dei valori sociali e dei comportamenti ispirati ai principi della sana e corretta imprenditorialità.

www.abi.it
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