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Aprile 2020

Nel 2019 in Lombardia tornano ad aumentare le liquidazioni volontarie

Già prima della diffusione del COVID-19, nella regione più colpita dall'epidemia, risultavano in aumento sia gli imprenditori che decidono di chiudere attività in bonis che i fallimenti nel manifatturiero.

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L’ultimo Osservatorio di Cerved e Assolombarda rileva che nel 2019 sono stati aperti in Lombardia oltre 2.400 fallimenti, in calo del -2,9% rispetto al 2018. Con riferimento ai principali settori economici, si evidenzia una considerevole diminuzione nelle costruzioni (-16,7%) mentre si registra un incremento nell’industria (+8,0%) e una sostanziale stabilità nei servizi (+0,2%).

Con riferimento alle altre regioni esaminate, i fallimenti si confermano in contrazione in Piemonte (-5,4%) mentre in Emilia-Romagna e in Veneto, dopo i cali nel 2018, tornano a crescere (+3,5% e +11% rispettivamente). 

L’ultimo Osservatorio di Cerved e Assolombarda rileva che  le liquidazioni volontarie sono in crescita del +4,3% nel 2019 rispetto al 2018 superando le 15.200 procedure.

Le liquidazioni volontarie in Lombardia sono in crescita del +4,3% nel 2019 rispetto al 2018 superando le 15.200 procedure. 

Nel 2019 i tempi di pagamento medi delle imprese lombarde si confermano uguali a quelli rilevati nel 2018, pari a 70,5 giorni. Tale risultato è dovuto a una stabilità sia del numero dei giorni concordati al momento della fatturazione (da 59,4 a 59,5 giorni in media) sia dei tempi medi di ritardo (da 11,1 giorni nel 2018 a 11,0 nel 2019).

Il confronto regionale evidenzia tempi di pagamento più rapidi in Veneto (65,6 giorni) e più lenti in Emilia-Romagna (71,8 giorni) e in Piemonte (74,2 giorni).

L’incidenza dei gravi ritardi in Lombardia è pari al 4,1%, in Emilia-Romagna al 4,0% e in Veneto al 3,8%. In Piemonte, invece, la quota percentuale di ritardi gravi è più elevata (5,5%). Il dato si riduce in tutte le quattro regioni esaminate.

Secondo il Cerved Group Score, a dicembre 2019 il 65,5% delle imprese lombarde presenta un grado di default molto basso o contenuto. L’Emilia-Romagna evidenzia una percentuale inferiore (63,2%), mentre le quote in Piemonte e Veneto sono pari rispettivamente al 68,0% e al 67,4%.

Il numero di upgrade (imprese che hanno migliorato la propria classe CGS nel corso degli ultimi dodici mesi) supera quello di downgrade in tutte le regioni esaminate: Lombardia e Piemonte entrambe + 8,9 p.p., Emilia-Romagna +12,7 p.p. e Veneto +14,3 p.p.

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